Teragoshop multifunctional site

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili.

Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo

Sei qui: Home

Mission

Pubblicità e Arte

Pubblicità,ovvero forma di comunicazione a pagamento che,ad iniziativa di operatori economici,tende ad influenzare le scelte delle persone in riferimento al consumo di beni ed all'utilizzo di servizi (Wikipedia).Esistono molte classificazioni di pubblicità,da quella commerciale a quella sociale all'advertising,volta a promuovere consensi in relazione a tematiche sulle quali è presente una divergenza di opinioni.Pubblicità in relazione al tipo di medium che la veicola o in relazione al target,cioè i destinatari del messaggio commerciale.La storia ci dice che la pubblicità ha radici antiche.Ancora oggi sui muri della Pompei distrutta nel 79 d.C. si possono leggere scritte invitanti a votare per un candidato politico.Con l'invenzione della stampa tutto è cambiato.Si ha notizia della prima pubblicità nel 1630 su un giornale dell'epoca.Man mano che l'industria cresce,che la produzione di merci e le esigenze aumentano,si delinea il messaggio pubblicitario come noi lo conosciamo.

( Ditta olandese di caffè,1830) La pubblicità è il prodotto di una scienza che usa tecniche raffinate e si avvale dell'apporto di psicologi,artisti,disegnatori e registi di fama.Questo ai giorni nostri.E' un fenomeno che coinvolge masse enormi di persone ed un'industria che investe ingenti capitali.In Italia,alla fine del XIX secolo,paese ancora prevalentemente agricolo con grandi differenze socio economiche,le comunicazioni pubblicitarie si diffondono con i primi giornali nella metà dell'Ottocento (Rèclame).

(Oscar Wilde 1882)

(Adolf Hohenstein 1899).Una pubblicità semplice ed immediata che si sviluppò dapprima con i manifesti murali.Grazie ad illustri cartellonisti (Cappielllo-Hohenstein-Mataloni ed altri....)diviene una vera forma d'arte.In tempi più recenti ricordiamo tutti "Carosello"che,tramite il mezzo televisivo,divenne un appuntamento imperdibile.Formula forse unica al mondo che riuscì a scandire (bambini! A nanna dopo Carosello!) i tempi della nostra vita.Chi investe in pubblicità desidera realizzare introiti con la vendita del prodotto ma questo è campo intriso di tantissime variabili che attengono al classico binomio stimolo-risposta.E' in effetti una analisi complessa.I destinatari non sono,ovviamente,tutti uguali e le reazioni sono molto diverse.Senza addentrarsi in una analisi specifica tra i veicoli mittente-destinatario-medium-messaggio-testimonial-prodotto,si può dire che questo gigantesco sistema mondiale funzioni molto bene e contribuisca a trascinare l'economia.

Arte
Nel suo accesso più comune l'arte è data da ogni attività umana che conduca alla creatività ed all'estetica,mediate da studio ed esperienza.Oggi esso è strettamente connesso alla capacità,singola o collettiva,di trasmettere emozioni i cui messaggi vengono recepiti e interpretati soggettivamente.Nel suo significato più elevato l'arte riguarda ogni attività umana creativa priva di qualsivoglia pregiudizio.Pubblicità ed Arte si uniscono in un rapporto inscindibile di simbiosi.Nel contemporaneo,tanti sono i nomi di artisti che hanno fornito il loro talento a sublimazione del messaggio pubblicitario.Alcuni esempi:Depero-Dalì-Wahrol-De Lempicka.

Fortunato Depero:bottiglia Campari
Citiamo il pensiero di Depero in merito a questo tema:
"Ansaldo-Fiat-Marchetti-Caproni-Itala-Lancia-Isotta- Fraschini ecc...non sono cantieri di miracoli che creano e gettano furie meccaniche-sirene meccaniche-aquile meccaniche-fornite di precisi registri perfetti,di ali e polmoni pulsanti,capaci di ogni sorta di voli a picco-a spirale-obliqui-conquistando distanze ad altitudini inverosimili- creando la nuova-super-delizia,l'estasi della velocità e dello spazio....Esaltando con il genio i nostri prodotti,le nostre imprese,cioè i fattori primi della nostra vita,non facciamo che dell'arte purissima e verissima,moderna ecc...Un solo industriale è più utile all'arte moderna ed alla nazione che 100 critici,che 1000 inutili passatisti".