Spazio Novara
--Il valore di un'idea sta nel metterla in pratica- Thomas Alva Edison
Novàra (Noara in piemontese, Nuara in lombardo) è un comune italiano di 105.052 abitanti[2], capoluogo dell'omonima provincia in Piemonte.
È il secondo comune della regione per popolazione[3] dopo Torino e crocevia di importanti traffici commerciali tra gli assi viari che congiungonoMilano a Torino e Genova alla Svizzera.
Simbolo della città è la cupola della Basilica di San Gaudenzio, alta 121 metri.
it.wikipedia.org/wiki/Novara
Il saluto di Re Biscottino
C'ERA UNA VOLTA UN RE
C'era una volta un Re Biscottino,al secolo Enrico Tacchini,che ha impersonato la maschera novarese per eccellenza,per 21 anni consecutivi:Tacchini attore,autore e chi più ne ha più ne metta,è morto nel 2001 ed ha lasciato lo scettro a favore del sottoscritto Sandro Berutti.Una eredità difficile da onorare.
Comunque dal 2002 a condurre il Carnevale Novarese ci sono io con l'incarico di portare la "Novaresità" fuori dal Comune e dalla Provincia.Venezia,Verona,Modena,alcune piazze nelle quali ci si è esibiti.Dopo essersi attorniato di anno in anno di belle "figliole" il sottoscritto ormai da molto tempo si è affidato a Giusi Sardo una regina Cuneta con caratteristiche umane eccezionali,tant'è che brillava già precedentemente nel volontariato.
Queste poche righe servono da presentazione dei personaggi,poi,di volta in volta,vi aggiorneremo.
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Rinomata pasticceria novarese
Eccellenza Artigiana
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Isabella Leonarda la Musa di Novara Video
Anna Isabella Leonarda nasce a Novara il 6 settembre 1620.Di nobile famiglia,a sedici anni entra nel collegio di Sant'Orsola e ricopre,via via,le più alte cariche all'interno del convento.Divenne una delle più apprezzate , affermate e prolifiche compositrici di musica barocca ed è celebre in tutto il mondo.Le sue composizioni abbracciano un periodo di sessanta anni,iniziando con i "Dialoghi" (1640) e concludendosi con i "Mottetti" (1700).
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La nota letteraria di Franco Terzera
Consigli di lettura
Chi svolge un'intensa attività lavorativa(e magari,per di più,ha sulle spalle una famiglia)ha certamente meno tempo di quel che vorrebbe da dedicare alla lettura;talora,anzi,non ha neppure il tempo d'informarsi su quel che valga la pena di leggere nelle poche pause,nei rari ritagli di libertà.
Segnalo allora (limitandomi peraltro alla narrativa,settore che mi è più familiare) qualche buon titolo,su cui concentrare l'attenzione nell'immediato oppure quando finalmente arriveranno le sospirate vacanze...
1) I bei racconti contenuti nel volume "Se anche tu non fossi il mio" di Elisabetta Severina (Inster Libri) sono tutti ritratti di padri: padri egoisti o generosi,superficiali o ammirevoli,insomma padri di tutti i tipi.Dalla lettura del libro si esce con la conferma che la figura del padre,nel bene o talvolta purtroppo nel male,può essere estremamente significativa nella vita di ciascuno di noi.
2) Semplice,eppure delizioso,racconto è "Piccolo stupido cuore" di Xavier-Laurent Petit (edizioni San Paolo): la storia di questa bimba sfortunata e intelligente,della sua coraggiosa mamma (che corre come un'antilope) e degli altri pittoreschi (ma umanissimi) personaggi del suo villaggio è una storia che si imprime nella mente,non si dimentica.
3) La casa editrice Adelphi sta riproponendo tutte le opere di Simenon: sia i romanzi che hanno per protagonista il commissario Maigret,sia quelli di genere diverso,brillano per freschezza narrativa,acutezza psicologica e capacità di avvincere il lettore!
Franco Terzera
23/4/2012
Come scegliere un libro da leggere
Le cose rimarchevoli della città di Novara precedute da un compendio storico...(Dalle origini al 1828)
di Francesco Bianchini www.lampidistampa.it
http://www.libreriamo.it/a/2766/guy-laramee-l'artista-che-trasforma-i-libri-in-sculture-ed-opere-d'arte.aspx
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Una persona notissima a Novara , molto apprezzata per il proprio lavoro e con un cognome unico in Italia è...
Giulio Terenzio MILLEFOGLIE
“Millefoglie Giulio Terenzio,nato a Novara 23 luglio 1932.
Negli anni 45-46 studente all’Istituto Salesiano (che allora comprendeva scuola di falegnameria,calzoleria con valenti maestri d’arte quali i signori Fornero,Terenzi,Colombo e mio padre Pietro (classe 1896) conosciuti e stimati.Dopo fino all’anno 1951 ho frequentato l’’Istituto Professionale Contessa Tornielli Bellini(con corso di falegnameria e meccanica)con insegnanti quali i professori Ugazio,Tommasini,Taroppio,Ciocca,lo scultore Mottini,il preside Michele Gili (della scuola per periti maglieri e tessili)autore di testi scolastici.Successivamente ho lavorato diversi anni alla ditta Metrocom di Oscar Comazzi (costruzione di maqcchine di prova sulla resistenza dei materiali).Infine per tantissimi anni e ancora adesso svolgo attività artigiana a disposizione dei clienti che ancora mi chiedono.”
In bicicletta,con la cassetta degli attrezzi,è sempre pronto a correre in aiuto di coloro che hanno problemi con porte,
tapparelle,mobili ecc...E' in pratica un amico insostituibile.Una figura quasi romantica.
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Novara misteriosa
www.astrofilipadova.it
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Vecchia Novara
Novara,città dei Sciavatin (calzolai),città dei cereali e città che testimoniò l'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia
www.comuni-italiani.it/003/106/appunti/
Novara: Mercato Coperto
La ricetta della felicità
Prendi un chilo di cuor contento,poi un altro chilo di voglia di lavorare,un po' di bene per la tua gente e un etto di sincerità.Con una manciata di sorriso genuino mettici tre foglie di buon umore e poi,sull'asse del tuo destino trita tutto con una lama d'amore.Poi...un po' di sale d'intelligenza un pizzicone di pepe,non troppo caricato dal tuo carattere...e di pazienza...un pizzichino di bene,ben sparpagliato. Se vuoi dargli un po' di sapore di entusiasmo per la natura,con un po' di fede nel Signore,...tanto meglio metticelo pure.con un bel pezzo di condimento fatto di calma e di riflessione metti a cuocere questi tuoi ingredienti in un brodo di buona educazione.Gira adesso...quel polentino,gira sempre,non fermarti,aggiungendoci piano,delle spruzzatine di conserva di... poesia.Quando vedi che il composto ha preso un bel colore dorato spegni tutto che sei bell'a posto con la tua casseruola...di felicità,che rovesci in un recipiente fatto di vetro,che in trasparenza tutti possano vederci dentro del tuo "essere" la consistenza.A testa alta potrai andare per il mondo,senza paura perchè la vera felicità,quella giusta,quella che dura,è avere una buona coscienza tenuta assieme a dell'onestà e essere riconosciuto nell'esistenza persona giusta e onorata.
Carlo Oglino -Novara-
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Biscotti di Novara
Lavorare lo zucchero con le 4 uova e il tuorlo fino ad ottenere un composto spumoso, unire a cucchiai la farina continuando a mescolare.
Con l'aiuto di una tasca da pasticciere disporre il composto in nastri lunghi circa 8 cm sulla placca da forno imburrata e infarinata.
Far riposare 20 minuti, quindi passare in forno già caldo a 180 gradi fino a quando avranno preso una leggera doratura.
Paniscia
Ammollare i fagioli per una notte,sgocciolarli e metterli in una casseruola con le cotenne di maiale sbollentate,coprire con acqua,sale e pepe,far cuocere per circa due ore.In una casseruola d'alta sponda far imbiondire gr.50 di lardo tritato assieme al sedano e alla cipolla finemente tritati,facendo un soffritto a cui aggiungere la verza tritata finemente,aggiustare di sale e pepe,coprire con acqua lasciar cuocere un po' e quindi unire i fagioli facendo riprendere la cottura fino a formare una zuppa.Rimettere sul fuoco la casseruola in cui vanno messi il rimanente lardo tritato unitamente alla pasta di salame della duja e di fegato tritati,ed una cipolla tagliata sottile,girando finchè siano ben rosolati,unirvi il riso mondato lasciandolo rosolare un poco,quindi versarvi sopra il vino mescolando energicamente fino a farlo assorbire.Riprendere la pentola con i fagioli e le verdure e irrorare il riso con alcune mestolate di zuppa,mescolando ogni volta per mantecare bene il riso con le verdure.continuando ad aggiungerle sino a che il riso non sarà quasi cotto.A questo punto,aggiungere una noce di di burro per mantecare ulteriormente,avendo cura di non farlo asciugare troppo e mantenere una giusta cottura del riso.
ANTICO DOLCE DELLA CATTEDRALE
Gli ingredienti dell’ Antico Dolce della Cattedrale sono: farina bianca 00, zucchero, burro, uova, lievito vanigliato, buccia di limone, grappa di Nebiolo, latte e frutta.
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Gorgonzola File di marroni Pane di S.Gaudenzio